martedì 18 ottobre 2011

Leroy Carr

"Alla fine degli anni venti Leroy Carr
in pratica rivoluziona lo stile del canto Blues"
(Samuel B.Charters)






Protagonista assieme al chitarrista Scrapper Blackwell di una delle  accoppiate pianoforte-chitarra più celebri di tutti i tempi.
Carr era un nero diverso per la sua epoca,era nato in città e non arrivava dal sud inoltre apparteneva ad una famiglia relativamente benestante (suo padre faceva il bidello alla Venderbilt University  di Nashville).
Nato il 27 marzo 1095 a Nashville, quand'è ancora un bambino i suoi genitori si separano e lui va a vivere con la madre e la sorella prima nel Kentucky, poi a Indianapolis che all'epoca è la capitale dell'industria automobilistica nonchè meta della migrazione di bianchi e neri provenienti dal Sud in cerca di lavoro (questo spiega perchè la pista più importante d'America sia qui e non a Detroit).
Non appena impara a suonare il piano Leroy lascia la scuola e, preso dalla voglia di avventura, si unisce ad un circo e poi si arruola nell esercito, Una volta congedato si sposa e lavora per un pò come distillatore clandestino di whiskey, poi trova lavoro in un magazzino di carni. Alla metà degli anni venti però è già in grado di mantenersi da solo suonando alle feste nei club e nelle case private dalle parti di Indiana Avenue.

E' probabilmente qui che incontra il chitarrista e distillatore clandestino Francis "Scrapper" Blackwell con il quale forma un duo che si fà presto notare.
All'epoca però Scrapper considera marginale la musica rispetto all'attività illegale e non intende allontanarsi dalla sua distilleria.
Nel '28 però vengono contattati dalla Vocalion e alla prima seduta registrano How Long How Long Blues che diventa un hit.
Leroy e Scrapper continuano a suonare il loro blues introspettivo attraversando relativamente indenni i duri anni della depressione.
Sono i più ricercati nei locali di Idianapolis, Chicago, St.Louis, ma la passione per il whiskey clandestino sta devastando Carr anche se il deperimento non influisce sulla qualità della sua musica (unico segno evidente è la voce un pò affaticata).
Nel febbraio del '35 Carr e Scrapper entrano in studio di registrazione insieme per l'ultima volta e l'ultima canzone registrata da Carr è tristemente profetica: Six Cold Feet In The Ground. Due mesi dopo, in preda alla cirrosi, muore a soli trent'anni di una crisi renale lasciando l'amico Blackwell in una buia depressione che lo avrebbe tenuto lontano dalla musica per decenni.

Quasi un secolo più tardi lo stile di Carr e Blackwell conserva tutto il suo valore, mentre molti dei loro contemporanei suonano terribilmente datati. Uno dei segreti è l'armonia che regnava nella coppia, oltre ad abilità raramente così integrate. Negli otto anni del loro sodalizio i due hanno inciso diversi grandi brani oltre a How Long How Long Blues ,si possono citare Naptown Blues, Mean Minstrear Mama, Blues Before Sunrise, Midnight Hour Blues, Hurry Down Sunshine.
Il pianismo di Carr, intimista e sotto le righe, era distante anni luce dall'aggressività dei protagonisti della scena Barellhouse come Pine Top Smith e del frenetico approccio boogie di Pete Johnson e Meade "Lux" Lewis, ma la sua influenza sulle generazioni seguenti è stata significativa anche per il canto che ha fatto proseliti tra personaggi come Champion Jack Dupree, T-Bone Walker, Otis Spann, Jimmy Rushing e innumerevoli artisti R&B e Rock fino ad oggi.
A testimonianza che qualcuno si ricorda di lui, nel '93 la tomba di Leroy Carr è stata riscoperta al Floral Park Cemetery di Indianapolis nel più totale abbandono, ma due DJ -Bob Kevoian e Tom Griswold- hanno organizzato una colletta per aquistare una lapide degna di quel gentile pianista d'altri tempi.








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